Patrimonio artistico
Santuario dell’Addolorata
Sono degne di rilievo le 96 opere che arricchiscono il Santuario.
Numerose sculture e bassorilievi di vario pregio sono presenti nel Santuario, con le sue 12 statue di profeti e santi, opera di Antonio Rota.
Un elenco completo delle opere di pittura, grandi tele e piccole Vie Crucis, affreschi, sculture e vetrate presenti nei vari locali parrocchiali è reperibile facilmente nell’archivio parrocchiale e dà un’idea precisa del valore oltre che artistico ed economico, anche e soprattutto pedagogico che nel corso dei secoli ha nutrito e sostenuto la grande devozione popolare sempre viva e convinta.
Iconografia di Santa Caterina
Santa Caterina nel Santuario dell’Addolorata
Il santuario custodisce testimonianze artistiche, non tutte ugualmente preziose.
In una delle teche collocate nello spazio dietro l’altare con la pala dell’Assunta, è un piccolo stendardo professionale, portato con un unico bastone. A prima vista può sembrare un’immagine della Madonna. Ma osservando bene si vede che si tratta invece di Santa Caterina con la corona sul capo, circondata dall’aureola, e sorretta da tre angioletti: quello di destra porta la palma del martirio, quello di sinistra più in alto poggia sopra la ruota, quello più in basso ha in mano la spada.
In un’altra teca, la più grande, è esposto il prezioso stendardo portato ogni anno in processione.
Da una lato rappresenta l’Ultima Cena. Dall’altro la Madonna Addolorata invocata da San Giuseppe, a sinistra, e da Santa Caterina inginocchiata a destra. Nella mano destra stringe la palma del martirio. Dietro la Santa è visibile una parte della ruota acuminata. Interessante è anche il bordo della tela centrale.
Ai quattro angoli stanno quattro medaglie che rappresentano la storia della Santa. In alto a sinistra si vede Caterina condotta davanti all’imperatore in contraddittorio con i sapienti pagani. A destra la Santa è in carcere e riceve la visita dell’imperatrice Fausta e del capo delle guardie Porfirio. Mentre Caterina indica con una mano il cielo, dall’alto si vede un fascio di luce che illumina i due illustri visitatori. In basso a sinistra è la volta del supplizio della ruota. Un’angelo vola dal cielo per spezzare la ruota, mentre i carnefici faticano ad azionarla per tormentare la Santa. A destra è l’ultimo episodio: la martire viene portata dagli angeli al Monte Sinai. L’angelo che fa da pilota sorregge la spada. Lo stendardo reca questa scritta: “Restaurato dalle Suore Terziarie di [……?] 1982”.
Santa Caterina compare anche su una piccola tela ovale a olio conservata nella sagrestia del Santuario entro una cornice rettangolare.
Ha in testa la corona regale, nella destra ha la palma del martirio, mentre la sinistra poggia sull’elsa della spada. Il quadretto, anni fa, venne trafugato dal Santuario e riconsegnato.
La Santa è rappresentata anche nella cupola grande del Santuario.
Alla scena dell’incoronazione di Maria da parte della Santissima Trinità assistono alcuni Santi particolarmente venerati nella nostra Parrocchia: san Giovanni Battista, san Giuseppe, san Pietro e santa Caterina. Se è la Santa stessa che porta la palma, la ruota è sorretta da un angioletto al suo seguito.
All’altare della Madonna di Loreto è la grande pala di Francesco Zucco.
Attorno all’effigie della Madonna di Loreto compaiono i santi patroni della nostra Parrocchia (Caterina d’Alessandria e Maddalena) e di quella di Pedrengo (Evasio papa e Silvestro). Santa Caterina è alla sinistra, inginocchiata. Porta sul capo la corona regale. Vicino a lei, alla sua sinistra, sono la palma e la ruota.