Memoria del Beato Papa Giovanni XXIII

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Ritratto del Beato Papa Giovanni XXIII del pittore bergamasco Emilio Nembrini (1912-2002). Il quadro è stato regalato alla Parrocchia dallo stesso pittore che risiedeva in via F. Baracca, ed è esposto nell’ingresso della casa parrocchiale.

BEATO PAPA GIOVANNI XXIII

sito ufficiale: www.papagiovanni.com

 

Breve storia

dal sito: www.parrocchiabeatogiovanni.it

Nato a Sotto il Monte (Bergamo), il 25 novembre 1881 (25 novembre – Memoria della nostra Patrona  S. Caterina d’Alessandria Vergine e Martire)
Morto a Roma – Città del Vaticano, il 3 giugno 1963

Angelo Giuseppe Roncalli nasce a Brusicco, frazione di Sotto il Monte, da Giovanni Battista Roncalli e da Marianna Giulia Mazzola, quarto di tredici fratelli; la sua famiglia ha umili origini.
Grazie all’aiuto di uno zio e vista la sua particolare propensione allo studio, entra al seminario minore di Bergamo; quindi si 220px-Roncalli-1901trasferisce al Seminario dell’Apollinare di Roma, l’attuale Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove completa brillantemente gli studi. Viene ordinato sacerdote nella chiesa di Santa Maria in Monte Santo, a Roma, il 10 agosto 1904.

L’anno seguente è scelto dal nuovo Vescovo di Bergamo, Giacomo Radini Tedeschi, quale segretario personale e tale rimane fino alla morte del Vescovo il 22 agosto 1914; durante questo periodo si dedica anche all’insegnamento della storia della Chiesa presso il seminario di Bergamo. Viene richiamato alle armi a guerra iniziata, nel 1915 (aveva già prestato servizio per un anno prima dell’ordinazione sacerdotale), nella sanità militare; si congeda con il grado di tenente cappellano.

Nel 1921 Papa Benedetto XV lo nomina prelato domestico (così riceve l’appellativo di Monsignore) e presidente del Consiglio Nazionale Italiano dell’Opera della Propagazione della Fede. In tale ambito egli si occupa fra l’altro della redazione del motu proprio di Pio XI Romanorum pontificum, che diviene la magna charta della cooperazione missionaria.

Nel 1925 papa Pio XI lo nomina Visitatore Apostolico in Bulgaria, elevandolo al grado di Vescovo e affidandogli il titolo della diocesi di Aeropolis. Si trattava di una diocesi antica della Palestina, una cosiddetta diocesi in partibus infidelium, ossia, semplicemente, un titolo disponibile per attribuire il rango di Vescovo senza dovere affidare al prescelto le cure pastorali di una diocesi effettiva.

Roncalli sceglie come motto episcopale Oboedientia et Pax, frase che diviene il simbolo del suo operato. L’ordinazione episcopale ad opera del cardinale Giovanni Tacci si tiene il 19 marzo 1925 a Roma nella chiesa di San Carlo al Corso. Nel 1935 è nominato Delegato Apostolico in Turchia e Grecia. Questo periodo della vita di Roncalli, che coincide con la seconda guerra mondiale, è ricordato in particolare per i suoi interventi a favore degli ebrei in fuga dagli Stati europei occupati dai nazisti.

Nel 1944, papa Pio XII lo nomina Nunzio Apostolico a Parigi. Fra i suoi maggiori successi a Parigi si segnala la riduzione del numero di vescovi di cui il governo francese reclamava l’epurazione in quanto compromessi con la Francia di Vichy. Egli riesce a fare sì che Pio XII sia costretto ad accettare soltanto le dimissioni di tre vescovi (quelli di Mende, Aix e Arras), oltre quello di un vescovo ausiliare di Parigi e di tre vicari apostolici delle colonie d’Oltremare.

Quando in seguito diviene Cardinale, il presidente francese reclama un antico privilegio riservato ai monarchi francesi: gli consegna personalmente la berretta Cardinalizia durante una cerimonia al Palazzo dell’Eliseo.

Nel 1953, oltre a essere creato Cardinale nel Concistoro del 12 gennaio, è nominato Patriarca di Venezia. Già durante questo periodo si segnala per alcuni gesti di apertura. Fra i tanti va ricordato il messaggio che invia nel 1956 al Congresso del PSI – partito ancora alleato del PCI i cui dirigenti e propagandisti erano stati scomunicati da papa Pio XII nel 1949 -, organizzato nella città lagunare.250px-Roncallisedia

A seguito della morte di Papa Pio XII, Roncalli, con sua grande sorpresa, è eletto Papa il 28 ottobre 1958. Sceglie quale segretario privato Loris Francesco Capovilla, che già lo assisteva quale patriarca di Venezia. Capovilla resta, dopo la morte di Roncalli, un fedele custode della sua memoria.
Nel dicembre 1958 Papa Giovanni XXIII provvede a integrare il Collegio cardinalizio, che a causa dei rari concistori di Pio XII era ormai numericamente assai ridotto. Il nuovo Papa mostra, fin da subito, un tratto di novità, in effetti egli porta il numero massimo di cardinali a settantacinque, superando il tetto di settanta cardinali ormai fermo da secoli. Il suo pontificato è stato segnato da episodi rimasti indelebili nella memoria popolare ed è caratterizzato da una ricca aneddotica. Il suo comportamento spesso al di là delle regole del cerimoniale ha avvicinato molto la figura del Pontefice al popolo.

200px-John_23_coa.svgVincendo le remore e le resistenze della parte conservatrice della Curia, indice un Concilio ecumenico meno di novant’anni dopo il controverso Concilio Vaticano I.

Ha rapporti fraterni con i rappresentanti di diverse confessioni Cristiane ed in particolar modo con il Pastore David J. Du Plessis, ministro Pentecostale della Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio.

Il 4 ottobre 1962, ad una settimana dall’inizio del Concilio, Giovanni XXIII si reca in pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi (Roncalli era dall’età di 14 anni terziario francescano) per affidare le sorti dell’imminente Concilio alla Madonna e a San Francesco. Per la prima volta, dall’Unità d’Italia un Papa varca i confini del Lazio ripercorrendo quei territori che anticamente erano appartenuti allo Stato Pontificio, il breve tragitto chilometrico ripristina l’antica figura del Papa pellegrino.

Giovanni XXIII incontra al Vaticano Geoffrey Francis Fisher, arcivescovo di Canterbury, per circa un’ora il 2 dicembre 1960. E’ la prima volta in oltre 400 anni che un capo della Chiesa Anglicana visita il Papa.

Papa Giovanni XXIII scomunica Fidel Castro il 3 gennaio 1962 in linea con un decreto del 1949 di Pio XII, che vietava ai cattolici di appoggiare governi comunisti.

Sin dall’agosto – settembre 1962, si manifestano i primi segni di un tumore allo stomaco, patologia che aveva già colpito altri fratelli Roncalli.200px-Firmapaceminterris

Pur visibilmente provato dal progredire del cancro, Papa Giovanni firma l’11 aprile 1963 l’enciclica Pacem in Terris e, un mese più tardi, l’11 maggio 1963 riceve dal Presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni il premio Balzan per il suo impegno in favore della pace. E’ il suo ultimo impegno pubblico.

Il Papa muore infatti dopo un’agonia di vari giorni la sera del 3 giugno 1963. Dal Concilio Vaticano II, che Giovanni XXIII non vede terminare, si sarebbero prodotti negli anni successivi fondamentali cambiamenti che avrebbero dato una nuova connotazione al cattolicesimo moderno; gli effetti più immediatamente visibili consistono nella riforma liturgica, in un nuovo ecumenismo e, infine, in un nuovo approccio al mondo e alla modernità.

Giovanni XXIII viene dichiarato Beato da Papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000.

Viene ricordato l’11 ottobre, giorno di apertura del Concilio.

Durante un concistoro di cardinali, il lunedì 30 settembre 2013, Papa Francesco annuncia la canonizzazione del Beato Giovanni XXIII, Papa e del Beato Giovanni Paolo II, Papa. I due Beati saranno proclamati Santi il 27 aprile 2014, Domenica II di Pasqua, della Divina Misericordia.