Visite guidate “Giornate FAI di Primavera”

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Domenica 23 marzo dalle ore 9:30 alle 17:30 sono previste delle visite guidate nel nostro Borgo: all’Istituto Celestini in via dei Celestini, 12 e all’ex Caserma Scotti in via Suardi, 21.

L’evento è organizzato dal FAI di Bergamo (Fondo Ambiente Italiano) all’interno del programma “Le Giornate FAI di Primavera”. Sono visite guidate a offerta libera.

Un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Statale “Lorenzo  Mascheroni”, classi terze e quarte C e D, sono coinvolti nel ruolo di guide specializzate – gli Apprendisti Ciceroni – durante le visite guidate al Complesso di San Nicolò del Celestini.

Domenica 23 ore 11:00 presso la Sala Capitolare del Monastero il prof. Riccardo Panigada terrà una conferenza “Note sul linguaggio simbolico nel Medioevo”.

Domenica 23 ore 10:00 – 11:30, visite guidate in spagnolo a cura dei Mediatori artistico-culturali del Progetto Arte un ponte tra culture.

 

I ragazzi delle classi terze B ed E della Scuola Secondaria Codussi avranno il piacere di farvi da ciceroni nella visita alla ex Caserma Scotti, già ospedale, già filatoio, già villa rinascimentale.
Se volete qualche anticipazione, scaricate il pieghevole informativo e leggete degli Apprendisti Ciceroni® direttamente sul sito del FAI.

 

L’appuntamento con le Giornate Fai di Primavera giunge quest’anno alla 22ª edizione. Sabato 22 e domenica 23 marzo 2014 tutti potranno entrare, grazie al Fai, in palazzi, chiese, castelli, parchi, 750 meravigliosi tesori in tutta Italia poco conosciuti.

La delegazione Fai di Bergamo è anche quest’anno in prima linea per offrire la possibilità a tutti gli Iscritti Fai, e a ogni persona che ha a cuore il futuro del paesaggio e della cultura del nostro paese, di scoprire o riscoprire angoli della città di Bergamo meno noti.

Il tema scelto dalla Delegazione per quest’edizione delle Giornate Fai di Primavera è la riflessione sul significato della presenza di contenitori in cerca di futuro nel contesto urbano.

La Delegazione Fai di Bergamo ha scelto 3 «isole» nel tessuto urbano, che si discostano fra loro per origine, funzione, modalità di inserimento nella città contemporanea. Tre luoghi che caratterizzano con la loro presenza il paesaggio urbano e che spingono a riflettere sul contesto ambientale che li circonda e sulla trasformazione della città e la sua pianificazione.

Visite guidate a tre tesori

I luoghi che tutti potranno visitare gratuitamente, grazie al lavoro dei volontari Fai coordinati dalla Delegazione Fai di Bergamo, hanno storie secolari alle spalle, ma il loro passato, presente e futuro differiscono e meritano attenzione:

San Nicolò dei Celestini a Plorzano, in via Celestini 12,  mantiene pressoché intatta la sua funzione sin dalla fondazione. Oltre sette secoli di storia per un insediamento nato in campagna, al di fuori delle mura cittadine, anche quelle a protezione dei borghi, ma che è stato progressivamente inglobato nella città, pur mantenendosi quasi in disparte, senza particolari attenzioni da parte non solo dei turisti, ma anche di tanti bergamaschi che di certo non si aspettano di scoprirvi preziosi affreschi di diverse epoche;

 

L’ex Caserma Scotti, in via Suardi 21, nata come villa suburbana in età IMG_2443rinascimentale dei Cassotti de’ Mazzoleni, importante famiglia proprietaria di altri edifici in città e committente di opere d’arte agli artisti più in voga della sua epoca. Oggi la «Zogna», questo il nome storico della villa, merita di essere sottratta all’oblio e di riconnettersi con il quartiere in cui si trova, cresciuto molto in fretta nel dopoguerra fino a soffocarla. Passaggi di proprietà, ma soprattutto gli usi a fini militari e quasi vent’anni di chiusura la rendono un oggetto misterioso, tutto da scoprire;

 

La sede della Banca d’Italia, ospita oggi servizi ben diversi rispetto al suo recente passato, pur continuando a occupare lo stesso immobile costruito nel 1914 su progetto di Piacentini per esserne sede, all’interno di un progetto organico e pianificato di sviluppo del nuovo centro cittadino.

Le Giornate Fai di Primavera rappresentano anche un’ottima occasione per visitare l’unico bene Fai presente in provincia di Bergamo (aperto tutto l’anno), il Mulino «Maurizio Gervasoni» di Baresi, a Roncobello in Valle Brembana.

Durante gli orari di apertura, si svolgeranno, come sempre, visite guidate, anche in lingua straniera, a cura di:

• guide specializzate, del gruppo Guide Turistiche Città di Bergamo;

• studenti apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Lorenzo Mascheroni, dell’Istituto Tecnico Vittorio Emanuele II e della Scuola Secondaria di I grado Codussi;

• Mediatori artistico-culturali, cittadini italiani di origine straniera. Si rinnova, infatti, quest’anno a Bergamo il progetto «Arte. Un ponte tra culture», con visite guidate in lingua, ideate per dar modo ai cittadini di origine straniera di servirsi della cultura come ulteriore strumento di integrazione sociale. Un riconoscimento al Centro Socio Culturale «Casa dei Boliviani».