Una lettera di Padre Benigno Franceschetti, missionario saveriano a Bafoussam in Cameroun, Africa.
NATALE 2015
Caro Gruppo Missionario, l’ 8 dicembre Papa Francesco ha aperto la porta santa dell’ANNO DELLA MISERICORDIA, un anno di doni spirituali per incoraggiare la nostra apertura a Cristo, volto concreto della tenerezza del Padre. Un anno per imparare, attraverso di lui, il nostro bisogno di misericordia; e per imparare a essere “misericordiosi come il Padre”. Il padre della parabola rispetta il figlio che si allontana e sperpera i suoi beni, ma sale ogni giorno sulla terrazza a spiarne il ritorno; e, vistolo da lontano, gli corre incontro, abbracciandolo e ordinando la festa, senza neanche ascoltare l’espressione del suo pentimento. E Lui è padre anche del secondo figlio, che si mostra senza misericordia, incapace di rallegrarsi per il ritorno del fratello.
In un mondo come quello attuale, che diventa sempre più aggressivo e violento, c’è proprio bisogno di larghezza di mente e di cuore : la misericordia non è debolezza ma forza interiore e amore vero, pieno di rispetto; è segno dell’infinita capacità di Dio di gratuità. Ma noi Oggi stiamo perdendo anche il senso del peccato : sono io a giudicare ciò che è bene e ciò che è male è la nostra pretesa. Proprio come Adamo ed Eva che non si sono fidati di Dio, e del cammino che Egli indicava per la vita. Papa Francesco ci invita in quest’anno a riscoprire le opere di misericordia corporali (dar da mangiare …) e spirituali (consigliare chi è nel dubbio …) perché sappiamo farci prossimo dei fratelli più fragili e condividere con loro anche la fatica di un percorso di risalita.
GESU’ CHE NASCE è la risposta di Dio ai nostri dubbi e ai nostri smarrimenti; Egli assume la nostra fragilità e si espone a tutti i rischi, diventando lui stesso cammino vero, modello sicuro e sorgente di vita, di gioia e di pace.
Sono per noi come Gesù anche i bambini di un vicino centro per handicap-pati che stiamo aiutando, risanandone i locali. Maman Chantal, lei stessa con una figlia menomata fisica, si occupa di una trentina di altri ragazzi con vari problemi fisici, di cui alcuni in condizioni veramente disastrose. Una parte di loro viene ripresa dai genitori la sera, mentre altri sono permanenti. Il problema è che i genitori di questi ragazzi sono spesso poveri, fanno certo quello che possono, ma è sempre poca cosa rispetto al bisogno. Non basta dare ai ragazzi cibo e affetto : essi hanno bisogno anche di medicine e di un minimo di personale qualificato… Il nostro piccolo aiuto vuole essere una espressione della tenerezza di Dio, per ridare a queste povere creature la dignità, l’amore e le cure che sono loro crudelmente mancate.
Auguri anche a voi, perché riusciate a vivere un Natale vero, di fede, che faccia nascere qualcosa di nuovo dentro, che riveli la Sua presenza in noi, inondandoci della Sua PACE, e dei suoi doni di “grazia”.
P BENIGNO
Padre Benigno Franceschetti è nato a Bergamo il 31 luglio 1949 . La sua famiglia ha abitato in S. Caterina. Ora vi risiede la sorella sposata.
Dopo la 3a media entra dai Saveriani, frequenta il ginnasio e poi le magistrali. Dopo gli studi teologici a Parma è ordinato sacerdote il 28 settembre 1975.
Rimane un breve periodo a Macomer, come formatore dei ragazzi, in Sardegna.
Parte per il Cameroun il 5 settembre 1982.
Missionario saveriano per 21 anni in Cameroun: 9 anni a Douala, città-porto di un milione e mezzo di abitanti, fra i quartieri popolosi e disagiati della periferia e 12 anni nel nord Cameroun, nell’Africa dei villaggi, con le capanne di argilla e paglia dove vi si trovano piccole comunità cristiane.
Richiamato in Italia nel giugno 2003 si è occupato per diversi anni dell’animazione vocazionale saveriana per i giovani.
E’ stato 4 anni a Desio in Brianza e per 5 anni, dal settembre 2007, a Salerno svolgendo l’incarico di Rettore della locale Comunità saveriana.
Padre Benigno è tornato in missione in Africa, in Cameroun a Bafoussam dal novembre 2012.
Bafoussam è una città dinamica e caotica situata nella zona ovest del Cameroun. Abitanti circa 383.000.
I terreni di origine vulcanica nei pressi di Bafoussam hanno permesso una densità di popolazione rurale maggiore rispetto ad altre zone del paese.
In queste regioni occidentali, dove vive quasi il 25% della popolazione, prevalgono le coltivazioni di caffè e di cacao.
La missione di Nefa (a Bafoussam) è grande, ha otto cappelle anche abbastanza lontane e difficili da raggiungere.
La casa dei Padri Saveriani è già costruita e la scuoletta della Parrocchia è appena stata costruita.
La Chiesa è un semplice capannone, ma si vuole coinvolgere nei lavori di progettazione la comunità locale.
C’è l’organizzazione pastorale delle comunità secondo il piano Parrocchiale e Diocesano ben definito.
È una Diocesi abbastanza attiva, anche se la lentezza e il caos è sempre tipicamente africano.
Cameroun. Lo stato del Cameroun ha le dimensioni di una volta e mezza circa l’Italia.
La popolazione del Cameroun ammonta a circa 20 milioni di abitanti.
La maggiore concentrazione di abitanti si ha nelle regioni settentrionali e nelle aree occidentali che presentano un clima più mite.
Le città principali sono Douala e Yaoundé.
In Cameroun sono presenti oltre 200 diverse etnie e gruppi linguistici. Il francese è la lingua principale ma è molto diffuso anche l’inglese.
La maggioranza della popolazione è cristiana (40%), seguita dagli animisti (40%) e dai musulmani (20%).