«Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace». Questo il titolo del Messaggio per la 51a Giornata Mondiale della Pace, la quinta di Papa Francesco.
È dedicato agli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati, il Messaggio di papa Francesco per la 51ma Giornata mondiale della pace che viene celebrata da tutta la Chiesa il 1° gennaio. Con l’invito a guardare a questo fenomeno non come “una minaccia” ma come “una opportunità per costruire un futuro di pace”.
Il documento, porta significativamente la data del 13 novembre, memoria liturgica di Santa Francesca Cabrini, patrona dei migranti, che – sottolinea il Pontefice – “ci ha insegnato come possiamo accogliere, proteggere, promuovere e integrare questi nostri fratelli e sorelle”.
Papa Francesco esorta ad abbracciare “con spirito di misericordia” tutti coloro che “fuggono dalla guerra e dalla fame” o che “sono costretti a lasciare le loro terre a causa di discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale”. E lo fa ricordando che “accogliere l’altro richiede un impegno concreto, una catena di aiuti e di benevolenza, un’attenzione vigilante e comprensiva”, e anche “la gestione responsabile di nuove situazioni complesse che, a volte, si aggiungono ad altri e numerosi problemi già esistenti, nonché delle risorse che sono sempre limitate”.
Di qui l’invito ai “governanti” affinché “praticando la virtù della prudenza” sappiano “accogliere, promuovere, proteggere e integrare, stabilendo misure pratiche”, e questo, con una espressione ripresa dalla Pacem in Terris di Giovanni XXIII, “nei limiti consentiti dal bene comune rettamente inteso, [per] permettere quell’inserimento”. I governanti infatti “hanno una precisa responsabilità verso le proprie comunità, delle quali devono assicurarne i giusti diritti e lo sviluppo armonico, per non essere come il costruttore stolto che fece male i calcoli e non riuscì a completare la torre che aveva cominciato a edificare”.
(…) Papa Francesco esorta ad avere uno “sguardo contemplativo” sul fenomeno migratorio, in modo che sappia “guidare il discernimento dei responsabili della cosa pubblica, così da spingere le politiche di accoglienza fino al massimo dei ‘limiti consentiti dal bene comune rettamente inteso’ (Pacem in Terris), considerando cioè le esigenze di tutti i membri dell’unica famiglia umana e il bene di ciascuno di essi”. (…)
(da Avvenire.it)
La Giornata Mondiale della Pace è stata voluta da Santo Paolo VI e viene celebrata ogni anno il primo gennaio. Il Messaggio del Papa viene inviato alle cancellerie di tutto il mondo e segna anche la linea diplomatica della Santa Sede per l’anno che si apre.
Messaggio del Papa per la 51° Giornata mondiale della pace 2018