Proponiamo l’ascolto dell’esecuzione dell’Inno alla Beata Vergine Addolorata, preghiera scritta in versi da Alessandro Bottelli, poeta e artista di Borgo Santa Caterina e messa in musica dal maestro monsignor Giuseppe Liberto, già Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina.
ʺINNO ALLA BEATA VERGINE ADDOLORATAʺ, Preghiera in musica davanti all’effigie taumaturgica per coro, orchestra e organo. Esecuzione del brano in Santuario di sabato 31 maggio 2014 alle ore 21:00.
L’esecuzione del brano è stata affidata:
Coro Santa Caterina (Bergamo)
Coro S. Cecilia di Azzano San Paolo (Bergamo)
Coro Kika Mamoli (Bergamo)
Orchestra d’archi del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo
Organista M° Gianluca Maver
Direttore M° Damiano Rota
In questi giorni di Festa per l’Apparizione risuona nel Borgo la dolce melodia dell’Inno “Alla Madonna del Santuario di Borgo Santa Caterina” eseguita dall’organico delle campane del Santuario e come brano di accompagnamento delle celebrazioni eucaristiche.
L’Inno è stato composto nel 2013 dall’artista bergamasco del nostro Borgo Alessandro Bottelli. Le musiche dell’Inno sono di monsignor Giuseppe Liberto, già direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina.
Bottelli si è ispirato alla figura materna di Maria come Madre di tutta la comunità. Il canto è composto per la preghiera del popolo.
ALLA MADONNA DEL SANTUARIO DI BORGO SANTA CATERINA
Inno per musica
Tu, dolce custode del Figlio,
di tutti sei Madre celeste.
Ascolta le nostre richieste,
aiutaci, porta consiglio. Rit.
Rit. Risuoni nel tempio il mio canto,
o Vergine, mistico vanto.
Un giorno, qui al Borgo, dal cielo,
mostrasti l’Amore più vero.
Preghiera vivente di Dio,
sostegno all’anziano e al malato,
avvolgi in un sonno beato
il pianto che scuote il bambino. Rit.
Trattieni nel grembo le voci
di chi, con fiducia, t’implora.
Conforta, materna Signora,
gli oppressi da colpe e da croci. Rit.
Tra i giovani semina pace,
si liberi il cuore dal ghiaccio.
Accogli, in un unico abbraccio,
chi muore, chi vive e chi nasce. Rit.
Ai preti rivolgi lo sguardo:
regala a ciascuno il coraggio
di splendere come quel raggio
che tolse l’affresco al degrado. Rit.
Allevia le pene più amare,
i dubbi dissolvi nel nulla.
Poiché d’ogni bene sei culla,
in Te seguitiamo a sperare. Rit.
(testo scritto da Alessandro Bottelli e musicato da monsignor Giuseppe Liberto)