I catechisti dell’oratorio al Mandato del Vescovo

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Domenica 10 novembre, nel pomeriggio, si è tenuto in città alta, al Seminario, l’incontro dei catechisti della Diocesi con il Vescovo mons. Francesco Beschi.

I “nostri” di Santa Caterina, arrivati a piedi con don Dario, hanno trovato posto nel grande Auditorium del Seminario vescovile, mentre altri, anche se puntuali, venivano dirottati da gentilissimi ragazzi nel salone al piano inferiore, dove avrebbero potuto seguire la videoconferenza in simultanea. Una marea di persone, arrivate in pullman, percorrevano via Arena in una processione continua.

La riflessione sul tema “Il catechista capace di Vangelo” è stata tenuta da don Massimo Epis e dal Vescovo Francesco; alle ore 17 nella Chiesa ipogea del Seminario è stata celebrata la liturgia della Parola, con il mandato ai catechisti.

Un programma nutrito, che prevedeva tutto il pomeriggio e… ne valeva la pena, perché, oltre all’occasione, sempre piacevole, di incontrare il Vescovo Francesco, oltre alla prospettiva di ricevere da lui la conferma del mandato già ricevuto in Parrocchia, la conferenza di don Epis meritava davvero tanta partecipazione.

In conclusione riportiamo:

La catechesi è un’esperienza da vivere insieme. Insieme è una parola importante che costa fatica; è un atto della Chiesa,  se quello che facciamo oggi è vissuto come stile ecclesiale.

Dobbiamo prenderci del tempo per verificare i nostri cammini e interrogarci sulla dignità profetica che ci è stata conferita con il Battesimo.

Dobbiamo chiederci se le nostre azioni hanno il “retrogusto” della gratitudine, se siamo consapevoli di essere scelti. Dobbiamo chiederci se abbiamo coraggio e fiducia nel nostro tempo, se abbiamo passione per la fraternità.

Se sentiamo frustrazione per il fatto di raggiungere soprattutto e solo i bambini non dimentichiamo che non è indifferente come ci si affaccia alla vita.

Come ha detto Papa Benedetto e poi Papa Francesco,“la Chiesa cresce non per proselitismo, per accalappiamento forzato, ma per attrazione” e che cosa c’è di più attraente di un adulto che (come un bambino) abbia voglia di scoprire e di scoprirsi, di un adulto che, essendo conquistato dal Cristo, che è il “nuovo” per eccellenza, diventi cercatore insaziabile e comunichi lo stupore di chi si lascia sempre sorprendere da Lui?

(il testo completo sul bollettino parrocchiale di dicembre)