“LE VIE DEL BORGO”: PIAZZALE GUGLIELMO OBERDAN

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Questo piazzale è il punto di confluenza e diramazione di ben sei vie: Santa Caterina, in direzione Valle Seriana; viale Giulio Cesare, che conduce verso il quartiere Monterosso; Nazario Sauro, che porta a via Baioni e da lì verso la Valle Brembana; San Tomaso, in direzione Città Alta; infine le vie Cesare Battisti e Alberto Pitentino che portano al centro città.
Questo snodo è comunemente chiamato “Ponte di Santa Caterina”, dal nome del ponte che attraversava la roggia, oggi interrata per un ampio tratto.

Il personaggio: Guglielmo Oberdan

Nato nel 1858 a Trieste, allora parte dell’Impero Austro-Ungarico, all’età di 20 anni disertò dall’esercito austriaco e fuggì in Italia. A Roma entrò in contatto con ambienti repubblicani e garibaldini che alimentarono il suo irredentismo: nel 1882, convinto del fatto che solo un atto clamoroso avrebbe potuto riportare Trieste all’Italia dopo 500 anni di appartenenza austriaca, organizzò proprio nella città giuliana un attentato dinamitardo contro l’Imperatore Francesco Giuseppe. Il 17 agosto di quell’anno, denunciato da delatori, fu arrestato, processato e condannato a morte tramite impiccagione per alto tradimento e cospirazione.
La sentenza venne eseguita il 20 dicembre presso la caserma grande di Trieste.