Andrea Poiatti, un giovane del Borgo, al Quirinale

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Un nostro Borghigiano
tra gli Alfieri 2015

Lo scorso 22 ottobre a Roma, al Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato le onorificenze ai nuovi Cavalieri del Lavoro e gli attestati ai nuovi Alfieri del Lavoro.

Tra i 25 giovani Alfieri era presente il borghigiano Andrea Poiatti, studente del Liceo Mascheroni, ammesso alla maturità con 10 in tutte le discipline, media del triennio superiore a 9 e 25 punti di credito e test di Ingegneria matematica al Politecnico di Milano superato con 100/100.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, il Presidente della Corte Costituzionale, Alessandro Criscuolo, il Questore della Camera dei Deputati, Stefano Dambruoso, rappresentanti del parlamento, del governo e del mondo dell’imprenditoria.

Un passaggio dell’intervento del Presidente Mattarella:

“Un benvenuto molto cordiale a tutti, particolarmente ai nuovi Cavalieri del Lavoro, a coloro che hanno percorso venticinque anni in questo stato e agli Alfieri del Lavoro che oggi vengono premiati per il loro rendimento scolastico.
Sono lieto di continuare la tradizione di questa importante cerimonia, trovandomi davanti una platea con tante eccellenze: manager e imprenditori che fanno da traino alla nostra economia e rappresentano la qualità italiana nel mondo; giovani diplomati di grande talento, che, dopo aver concluso il ciclo di studi col massimo dei voti, si misurano ora con le discipline universitarie e si preparano a costruire il futuro, il loro futuro e, insieme a tutti i giovani, quello del Paese.
Conferisce un forte significato a questa giornata riunire insieme, gli uni accanto agli altri, i nuovi Cavalieri del Lavoro e i giovani Alfieri del Lavoro, selezionati per il merito.
È decisivo per l’avvenire del nostro Paese promuovere questo patrimonio di capacità umane che lega insieme le generazioni. L’Italia può avanzare, può esprimere ancor meglio le proprie qualità, può superare le debolezze, ma serve il contributo di tutti. L’unità del Paese non è soltanto un dovere: è ragione di forza e di sviluppo. Unità tra le generazioni, vicinanza tra il mondo del lavoro e la scuola: sono obiettivi a cui non si deve rinunciare”.

foto: Andrea Poiatti, terzo da sinistra, a fianco del presidente Mattarella.