Progetto Bottelli: Chiesa di Costa di Mezzate – Sabato 26 aprile ore 20:45 – Concerto dei Vagues Saxophone Quartet

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Sabato 26 aprile alle ore 20:45 nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio a Costa di Mezzate, “I colori dell’aria 12”, concerto in omaggio al Santo Patrono, per 4 saxofoni con musiche di autori che portano il nome del Patrono.

In programma anche la prima esecuzione di Estatico, nuova composizione di Colombo Taccani ispirata al dipinto di Luigi Trécourt con San Giorgio che sconfigge il drago, conservato all’interno dell’edificio.

San Giorgio

Un recital interamente basato su compositori di nome Giorgio. Dedicato, a qualche giorno dalla scomparsa, e in quello dei suoi solenni funerali, a Papa Francesco, il cui nome di battesimo era Jorge (Giorgio, appunto, in spagnolo).

La proposta, del tutto inedita, si terrà sabato 26 aprile (ore 20:45) nella Chiesa Parrocchiale di Costa di Mezzate, antico borgo in provincia di Bergamo, ed è un vero e proprio omaggio al santo patrono della località orobica, in occasione della settimana di festeggiamenti parrocchiali.

Il concerto, dodicesimo anello del progetto “I colori dell’aria” ideato nel 2022 da Alessandro Bottelli (scrittore, poeta, organizzatore di eventi musicali e direttore artistico di varie rassegne concertistiche) e nato per valorizzare, grazie a brani strumentali creati ad hoc da compositori professionisti, il patrimonio artistico-culturale del territorio, intende dare al pubblico la possibilità di apprezzare sotto una luce completamente diversa – quella del linguaggio dei suoni – opere di notevole fattura e pregio iconografico, spesso di autori anonimi e, nella maggior parte dei casi, relegate ai margini dei grandi flussi turistici.

Protagonisti saranno i giovani e pluripremiati componenti del Vagues Saxophone Quartet (Andrea Mocci sax soprano, Francesco Ronzio sax contralto, Mattia Quirico sax tenore, Salvatore Castellano sax baritono), formazione già coronata da numerosi riconoscimenti.

Vagues Saxophone Quartet

L’ensemble, che si caratterizza per una vivace e fattiva partecipazione alla creazione di nuove partiture, lavora spesso a stretto contatto con i compositori. E per l’occasione, terrà a battesimo una recentissima creazione del milanese Giorgio Colombo Taccani (1961) ispirata al dipinto ottocentesco di Luigi Trécourt (1808-1890), formatosi con Giuseppe Diotti alla Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara.

Colombo Taccani

Per il resto, a partire dall’immenso Georg Friedrich Haendel, il programma si snoderà in un susseguirsi di brani composti da altrettanti memorabili Giorgio: Bizet, Auric, Böhm, Ligeti, Gershwin. Di Haendel saranno proposti l’Ouverture dall’oratorio Alexander’s Feast, nella trascrizione realizzata da Marialuisa Balza, e due brani tratti dall’oratorio profano Semele, sviluppato su un soggetto tratto da Le Metamorfosi di Ovidio e composto nel 1743 per essere rappresentato l’anno successivo al Covent Garden di Londra.

La trascrizione per quartetto, commissionata al bergamasco Davide Mutti, viene qui eseguita per la prima volta. Di Georges Bizet (di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla scomparsa) sarà proposta la Carmen Fantasy, elaborata dal giapponese Yasuhide Ito su celebri temi tratti dall’opéra-comique in quattro atti (o quadri) basata sulla novella omonima di Prosper Mérimée.

Esponente del “Gruppo dei Sei”, Georges Auric (1899-1983) scrisse musiche per il cinema, per il teatro, balletti, canzoni, imponendosi per l’asciuttezza e il rigore del linguaggio.

Le 5 Bagatelles (1925-26), nell’arrangiamento originale di Andrea Mocci sono una deliziosa raccolta di brevi brani per pianoforte a quattro mani, in cui l’autore coniuga un linguaggio neoclassico con elementi riferibili alle sonorità tipiche del music-hall e del cabaret.

Segue il Preludio e Fuga in Do maggiore di Georg Böhm (1661-1733). Trascritto e rielaborato ancora da Davide Mutti, è forse il suo brano più noto e rappresentativo: «Il frastagliato Preludio, aperto da un vigoroso solo di pedale, giustappone – secondo la prassi dello stylus phantasticus – sezioni tra loro contrastanti alternando passi vivaci ad altri più meditativi. La concisa ma efficace Fuga, invece, si svolge coerentemente su un tema gagliardo e frizzante».

György Sándor Ligeti (1923-2006), compositore ungherese naturalizzato austriaco. Le Sei Bagatelle per quintetto di fiati sono un arrangiamento, scritto da Ligeti nel 1953, di sei degli undici brani per pianoforte composti qualche anno prima e facenti parte della raccolta Musica Ricercata. La versione per quartetto di saxofoni utilizzata dal Vagues Saxophone Quartet è stata realizzata da Fabian Oehrli nel 2007, ma si dice che lo stesso Ligeti autorizzò anni prima una rielaborazione, mai pubblicata, per questo particolare organico.

Nella primavera del 1928, George Gershwin (1898-1937) e la sua famiglia si recarono in Europa, ove il compositore ebbe l’opportunità di incontrare molte delle personalità musicali più illustri dell’epoca: Ravel, Berg, Prokof’ev, Milhaud, Poulenc…

Pare che già allora stesse meditando la composizione di un poema sinfonico ispirato a Parigi, poiché si aggirava per autorimesse parigine alla ricerca di clacson d’automobili usati, che sarebbero poi stati impiegati nella prima esecuzione del poema sinfonico intitolato An American in Paris. La rielaborazione di questo capolavoro, eseguita a chiusura del concerto dal Vagues Saxophone Quartet e intitolata Four saxes in Paris, è firmata da Gaetano Di Bacco.

“I colori dell’aria 12” – Concerto per San Giorgio è reso possibile grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale di Costa di Mezzate, delle ditte Montello e Fra.Mar e della Fondazione Credito Bergamasco.

L’iniziativa si avvale inoltre della media partner di Avvenire, Prima Bergamo, BergamoNews, araberara e Seilatv.

Per informazioni: 388 58 63 106