Conferenza stampa – Centenario della Colonna

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APPARIZIONE, FESTA IN CITTA’ NEL BORGO D’ORO.

QUARTO CENTENARIO DELLA COLONNA VOTIVA.

Alla conferenza stampa, sono intervenuti il Prevosto e Rettore del Santuario mons. Andrea Paiocchi; in rappresentanza del Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Ing. Agatino Carrolo, il Geom. Orlando Bove; il Presidente del Comitato per i Festeggiamenti Cesare Mainardi e il Direttore Artistico M° Damiano Rota. All’incontro ha preso parte anche l’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici Marco Brembilla.

Comunicato Stampa Apparizione 2014

Bergamo, 6 agosto 2014 – Una festa capace di coinvolgere e richiamare, in pieno agosto, migliaia di persone in città. Bergamo si prepara alle celebrazioni del 412° anniversario dell’Apparizione al santuario cittadino della Beata Vergine Addolorata.

Una ricorrenza antica, sentita, che si rinnova ogni anno e affonda le sue radici in un evento prodigioso avvenuto il 18 agosto 1602 quando – narrano le cronache – tre raggi di una stella, apparsa a mezzogiorno, riportarono alla bellezza originaria un’effigie assai logorata raffigurante la Madonna Addolorata. Lo stesso affresco, da oltre quattro secoli, è venerato nell’altare maggiore del santuario situato nello storico Borgo di Santa Caterina.

Domenica 10 agosto inizierà il Settenario di preparazione alle celebrazioni che avranno il loro culmine lunedì 18 agosto, precedute la sera prima dal grande e atteso spettacolo pirotecnico allo stadio comunale, con la Messa pomeridiana e la solenne processione serale con l’antico gruppo ligneo dell’Addolorata che quest’anno saranno presiedute dal vescovo ausiliare della Diocesi metropolita di Milano, S.E. Mons. Luigi Stucchi.

Il giorno della solennità dell’Apparizione si terrà anche il simbolico omaggio floreale dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Bergamo alla colonna votiva posta sul sagrato del santuario eretta proprio 400 anni fa. La colonna, sormontata dalla statua in pietra riproducente la Pietà, venne benedetta il 24 dicembre 1614 dal vescovo Giovanni Emo. E’ opera di Antonio Abbati.

DSC_0419 2“Per chi passa da Borgo Santa Caterina – spiega il prevosto e rettore del santuario, monsignor Andrea Paiocchi – la colonna votiva è il richiamo più evidente alla presenza della chiesa; colonna che un tempo era al centro della strada, elemento quindi di una certa rilevanza urbanistica, voluta come ingresso allo spazio sacro del tempio mariano. Punto di partenza e di arrivo della processione partecipata ogni anno da una folla sempre crescente”.

Sono diversi i motivi che, fin dal 1945, legano i Vigili del Fuoco a Borgo di Santa Caterina. Non va dimenticato che fino agli anni ’50 del secolo scorso la sede dei Vigili del Fuoco di Bergamo era in via Borgo Santa Caterina. Gli ambienti vennero poi venduti alla Parrocchia, che ne ricavò il campo sportivo e la sede della Società Sportiva Excelsior. La nuova sede del Corpo venne comunque edificata nel territorio della Parrocchia, in via Codussi.

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Foto: mons. Andrea Paiocchi (sopra);  Geom. Orlando Bove del Comando dei Vigili del Fuoco (a lato). FOTOBERG

Ultimamente i rapporti tra il santuario, Borgo Santa Caterina e i Vigili del Fuoco  si sono sempre più consolidati. Tanto che nel 2013, ad aprire il ricco programma di festeggiamenti, è stata la Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che si è esibita in un eccezionale concerto. Inoltre il prevosto di Santa Caterina è anche assistente spirituale dei Vigili del Fuoco di Bergamo.

Tra le tante celebrazioni e iniziative che, quest’anno, si svolgeranno durante i festeggiamenti in programma nel Borgo d’Oro per ricordare il 412° anniversario dell’Apparizione al santuario cittadino della Beata Vergine Addolorata si ricordano in particolare:

  • il concerto lirico sinfonico “Music For Brass” con musiche di Verdi, Mascagni e Gabrieli – sabato 9 agosto alle 21 sul sagrato del santuario – aprirà il Settenario dell’Apparizione;
  • la S. Messa votiva a “Maria Regina della Famiglia”lunedì 11 agosto alle 20,30 in santuario – a cui sono invitate in modo speciale le coppie che si sono unite in matrimonio nel medesimo tempio mariano;
  • il Concerto del “Trio chitarristico di Bergamo” con Mario Rota, Luca Bertocchi e Marco Compagnoni – giovedì 14 agosto alle 21 in santuario – con musiche di L. Boccherini, G. Mirto, A. Nosari, A. Piazzola e D. Rota;
  • il Pellegrinaggio diocesano degli ammalati a Cura dell’Unitalsi – sabato 16 agosto alle 16 in santuario – con l’Unzione degli Infermi (previa prenotazione);
  • la Serata in Festa nel Borgo d’Orosabato 16 agosto alle 19.30 lungo via Santa Caterina – con aperitivo, cena e intrattenimento musicale (occorre prenotarsi per tempo al numero 035 241524);
  • la Santa Messa della Vigilia della Solennità dell’Apparizione – domenica 17 agosto alle 18.30 in santuario – presieduta dal vicario generale della Diocesi di Bergamo, monsignor Davide Pelucchi;
  • il grande spettacolo pirotecnico preceduto da “aspettando i fuochi”domenica 17 agosto dalle 20.30 presso il piazzale “Curva Morosini” dello stadio comunale – con l’omaggio musicale, le bancarelle e la fiumana di gente che, al termine dell’atteso show, raggiungerà il santuario per ricevere la benedizione davanti al simulacro dell’Addolorata;
  • l’omaggio floreale dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale lunedì 18 agosto alle 10 sul sagrato del santuario – alla colonna votiva dell’Addolorata;
  • il solenne Pontificalelunedì 18 agosto alle 10.30 in santuario – di S.E. Mons. Lino Belotti, vescovo ausiliare emerito di Bergamo;
  • la Santa Messa solennelunedì 18 agosto alle 17.30 in Santuario – presieduta da S.E. Mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare di Milano (diretta web su www.santacaterinabg.it);
  • il canto dei vespri e la processionelunedì 18 agosto alle 20 in Santuario e lungo il Borgo – presieduta da S.E. Mons. Luigi Stucchi (gli abitanti sono invitati ad addobbare balconi e terrazze).

Sul sagrato del santuario, addetti del Comitato per i Festeggiamenti dell’Apparizione saranno come sempre a disposizione per vendere i biglietti della sottoscrizione a premi che sostiene le Feste dell’Apparizione e fornire informazioni rispetto alle celebrazioni e alle iniziative ai pellegrini che accorreranno numerosi anche quest’anno nel Borgo d’Oro. Realtà viva e dinamica che, in pieno agosto, torna a popolarsi per una festa sentita anche fuori città.

Aggiornamenti in tempo reale anche sul portale web della Parrocchia – uno dei primi portali internet parrocchiali fruibile già da una decina di anni – che dal 2013 si presenta completamente rinnovato, ricco di contenuti e di facile consultazione grazie a un progetto che, negli intenti, si rivolge e vuole coinvolgere tutta la comunità del Borgo, ma non solo. Sul portale, consultabile al sito www.santacaterinabg.it, anche quest’anno sarà possibile seguire in diretta la Messa solenne pomeridiana del 18 agosto.

Un accenno, al termine della Conferenza Stampa di presentazione delle celebrazioni e delle iniziative per il 412° anniversario dell’Apparizione al Santuario della città, è andato anche all’Inno alla Beata Vergine Addolorata. Inno, di carattere popolare, scritto dal raffinato poeta borghigiano Alessandro Bottelli e musicato da Monsignor Giuseppe Liberto, direttore emerito della prestigiosa Cappella Musicale Pontificia Sistina.

L’Inno è stato presentato ufficialmente lo scorso maggio in santuario, con un concerto dell’Orchestra d’archi del Conservatorio “G. Donizetti” e tre cori riuniti. Per la Festa dell’Apparizione verrà eseguito per la prima volta dalla banda di Almenno San Salvatore durante la solenne processione serale di lunedì 18 agosto.

 

LA STORIA DELL’APPARIZIONE

A mezzogiorno del 18 agosto 1602 una stella illuminò con tre raggi l’affresco della Madonna Addolorata dipinto nel 1597 da Gio. Giacomo Anselmi sul muro di una casa presso il ponte detto della Stongarda. Quei raggi riportarono l’effigie, in alcune parti assai logorata, alla bellezza originaria. Di quel prodigio e di altri avvenuti in quei giorni fu testimone una folla numerosa. L’affresco è da quattro secoli venerato nell’altare maggiore del santuario. L’11 luglio 1603 il vescovo di Bergamo mons. Giov. Battista Milani benediceva la prima pietra del Santuario, aperto al culto nel gennaio del 1605. Nel 1606 venne scolpito il gruppo ligneo dell’Addolorata sul modello del dipinto miracoloso. Il 24 dicembre 1614 venne benedetta dal vescovo Giovanni Emo la colonna votiva sormontata dalla statua marmorea dell’ Addolorata, posta all’ingresso del sagrato del santuario. E’ opera di Antonio Abbati. Nel 1615, in adempimento a un voto, gli abitanti di Pedrengo eressero l’altare della Madonna di Loreto nel transetto sinistro della chiesa. Sulla pala di autore ignoto sono rappresentati con la Vergine Lauretana anche le sante Caterina e Maddalena e i santi Evasio e Silvestro. Il santuario si arricchì di opere d’arte dello Zucco, del Salmeggia. del Gozzi, del Fantoni, ecc… Negli ultimi decenni del secolo XIX la costruzione venne notevolmente ampliata su progetti di don Antonio Piccinelli e di Elia Fornoni. Vi operarono gli artisti Ponziano Loverini, Giovanni Pezzotta, Giuseppe Riva, Antonio Rota, Nino Nespoli, Luigi Angelini, Attilio Nani. Il 17 agosto 1903 il beato cardinale Andrea Ferrari incoronò solennemente l’effigie Importanti restauri sono stati eseguiti di recente, all’interno e all’esterno, in vista del IV Centenario dell’Apparizione.

 

L’INNO ALLA MADONNA ADDOLORATA

Inno per musica

Tu, dolce custode del Figlio,
di tutti sei Madre celeste.
Ascolta le nostre richieste,
aiutaci, porta consiglio. Rit.

Rit. Risuoni nel tempio il mio canto,
o Vergine, mistico vanto.
Un giorno, qui al Borgo, dal cielo,
mostrasti l’Amore più vero.

Preghiera vivente di Dio,
sostegno all’anziano e al malato,
avvolgi in un sonno beato
il pianto che scuote il bambino. Rit.

Trattieni nel grembo le voci
di chi, con fiducia, t’implora.
Conforta, materna Signora,
gli oppressi da colpe e da croci. Rit.

Tra i giovani semina pace,
si liberi il cuore dal ghiaccio.
Accogli, in un unico abbraccio,
chi muore, chi vive e chi nasce. Rit.

Ai preti rivolgi lo sguardo:
regala a ciascuno il coraggio
di splendere come quel raggio
che tolse l’affresco al degrado. Rit.

Allevia le pene più amare,
i dubbi dissolvi nel nulla.
Poiché d’ogni bene sei culla,
in Te seguitiamo a sperare. Rit.

(testo scritto da Alessandro Bottelli e musicato da Monsignor Giuseppe Liberto – luglio 2013)

 

LA COLONNA VOTIVA SUL SAGRATO DEL SANTUARIO

Dal Libro “Il Santuario dell’Addolorata in Borgo Santa Caterina”.

Pag. 284

Per amor di completezza merita un cenno la colonna che si trova ora all’inizio del sagrato del santuario. Si tratta di una colonna di stile tuscanico in marmo di Zandobbio, innalzata su un plinto a forma di parallelepipedo con base quadrata, a sua volta piantato su tre gradini in pietra. Sopra la colonna è posta una bella statua dell’Addolorata, seduta con il Figlio fra le braccia, come è nell’affresco venerato. La statua è di fattezze massicce, rievoca la corposità di certe sculture romaniche. E’ protetta da vistoso e ricco baldacchino in rame che la avvolge e quasi la nasconde. Sul plinto di base è scritto il nome del vescovo che la benedisse e la data dell’innalzamento Ioannes Emus Episcopus benedixit IX kal ian MDCXIV. Alla base della statua sono scritte le belle ed impressionanti parole “Vulneratus cuspide amoris” cioè, letteralmente: “Trafitto dalla lancia dell’amore”. ….L’innalzarsi della colonna fa parte di uno stile pastorale che fu promosso in modo particolare dal vescovo Emo; quello cioè di indicare in città i “luoghi del sacro”.

La colonna era inizialmente collocata in mezzo alla strada, cosicché apparisse un richiamo al santuario ed all’Addolorata per chiunque percorreva la strada fin da lontano. Lo spostamento all’inizio del sagrato fu reso necessario dall’installazione delle rotaie per il tram che percorreva il Borgo in direzione di Albino dagli inizi del ‘900 fino al 1953. I due grandi quadri ex voto (posti nell’altare della Madonna di Loreto) presentano infatti la statua al centro della strada.  La consuetudine di portare alla statua una corona di fiori da parte dei Vigili del fuoco la mattina dell’Apparizione data dagli anni ’80 del secolo appena trascorso. Fa parte delle iniziative che tesero a rinnovare e ad arricchire le iniziative del giorno della festa. Fu evidentemente mutuata dalla consuetudine analoga che si svolge a Roma l’8 dicembre in Piazza di Spagna.