Incontri bimestrali di formazione liturgica

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Martedì 16 dicembre alle ore 20:45 in Casa Parrocchiale, via S. Caterina 10/c, il Parroco mons. Andrea Paiocchi presenta il secondo incontro di formazione liturgica.

Sono invitati in particolare i lettori, gli animatori del canto, i responsabili dei chierichetti, i sagristi e coloro che sono interessati a riscoprire la bellezza della liturgia.

La Parrocchia propone per quest’anno pastorale il tema: «Fate questo in memoria di me. La Messa domenicale: precetto o bisogno?».

 

Riportiamo dal Bollettino parrocchiale di novembre 2014:

Durante la settimana della Comunità, lunedì 6 ottobre, è stata tenuta una riunione dal prof. don Doriano Locatelli, responsabile dell’ufficio liturgico diocesano, sul tema “ Meno messe e più Messa. Tra quantità e qualità”.

Il relatore ha iniziato facendo riferimento alla lettera del nostro Vescovo Francesco Donne e uomini capaci di Eucaristia che è il testo di riferimento per l’anno pastorale 2014-2015.  Il titolo evidenzia un legame con la lettera pastorale dell’anno precedente Donne e uomini capaci di Vangelo. Ci collochiamo infatti all’interno di un percorso diocesano che ha di mira la “ formazione” del cammino della comunità cristiana chiamata a riscoprire la propria capacità di accoglienza del dono di Dio (appunto il Vangelo e l’Eucaristia).

E’ utile chiedersi da chi sia formata la comunità parrocchiale. Si può ragionevolmente affermare che essa coincide con i partecipanti abituali alla Messa, coloro che fedelmente si lasciano radunare dallo Spirito e con disponibilità si raccolgono in assemblea. Proprio l’Eucaristia celebrata spinge i partecipanti fuori dagli spazi rassicuranti dell’assemblea per cercare di coinvolgere altre persone e per avere un impegno missionario sentendo il dolore per i fratelli battezzati, ma lontani, che non vivono più la loro vocazione battesimale e quindi non accolgono il dono che hanno ricevuto.

Don Doriano prosegue ricordando che anche i nostri nonni sostenevano “ fai bene il bene “per questo motivo i fedeli devono percepire la bontà e la bellezza della forma celebrativa che stanno vivendo. Bisogna far sì che la Messa sia sempre un incontro con Gesù vivo e che ognuno possa dire “ho incontrato Colui che mi ama e per questo rimango”.

Il relatore ha infine suggerito tre possibili ambiti per intraprendere una revisione delle nostre liturgie per curare la celebrazione e per non trascurare l’assemblea. Innanzitutto in ogni comunità si promuova il gruppo liturgico, favorendo il coinvolgimento di nuove persone (per l’animazione soprattutto delle celebrazioni domenicali), poi si rifletta sulla “iniziazione” alla liturgia in particolare modo per i bambini e per i ragazzi ed infine si incoraggino i vari servizi-ministeri liturgici (sacristi, lettori, cantori, chierichetti, musicisti, …), perché varie persone, con dedizione e costanza, offrano il loro tempo per render più partecipate appunto le assemblee liturgiche.

Ricordiamo che proprio nella notte in cui veniva tradito, Gesù stesso non considerò irrilevante preparare con cura la cena pasquale: i Vangeli ci testimoniano la sua premura nell’assicurarsi che tutto fosse pronto (vedere Lc 22, 7-13).

Non è importante il numero delle Messe celebrate, ma che le celebrazioni siano partecipate e curate. Non ci si deve preoccupare troppo di portare innovazioni nelle nostre celebrazioni perché l’obiettivo è incontrare Gesù Risorto e la forza dell’Eucaristia è in se stessa.

Team